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La nostra esperienza in barca a vela

Foto di Alice e Andrea in barca a vela

La nostra esperienza in barca a vela

Ti piacerebbe viaggiare in barca a vela? Vorresti fare una vacanza in barca o addirittura iniziare a solcare i mari con la TUA casa galleggiante? Qui ti raccontiamo la nostra esperienza in barca a vela: come abbiamo cominciato a navigare, quali scelte abbiamo fatto e perché le abbiamo fatte.

 

Ti racconteremo come sono andate le nostre prime esperienze in barca a vela e ti daremo alcuni consigli se stai pensando anche tu di mollare gli ormeggi. 

La storia di Mina Vagante Sail

Foto di Mina Vagante 2, la barca con cui abbiamo avviato Mina Vagante Sail
Mina Vagante 2, la barca con cui è nata Mina Vagante Sail

Non è facile stabilire quando è nata Mina Vagante Sail. Sì, il 3 giugno del 2019 la ditta individuale di Andrea è stata registrata alla Camera di Commercio di Roma, ma in realtà Mina Vagante Sail nasce molto prima.

 

Forse inizia già a prendere forma nel 1986, quando Andrea a 4 anni non vedeva l’ora di mollare gli ormeggi su Fly Junior di famiglia: guai se il padre non lo portava con lui quando usciva a fare una veleggiata davanti alla spiaggia di Terracina!

 

O forse nasce nel 2012, quando Andrea, a 30 anni, realizza il suo sogno di sempre e compra la sua prima barca a vela insieme a un amico. Poi qualche mese dopo perde il lavoro e si ritrova sul groppone una barca da ristrutturare e, soprattutto, mantenere, senza più uno stipendio fisso per farlo.

 

Ma è proprio dalle difficoltà che spesso nascono le opportunità e probabilmente Mina Vagante Sail nasce proprio in quel momento, anche se noi ancora non lo sapevamo.

 

Quello che è certo è che Mina Vagante Sail nasce da una passione: quella di Andrea per il mare e per la vela e quella di Alice per la vita semplice, a contatto con la Natura, e per la condivisione di questa esperienza con le altre persone.

Ma cosa è successo dal 2012 ad oggi?

 

Andrea ha iniziato ad arrangiarsi tra un lavoretto e l’altro, dedicando tutto il tempo libero alla ristrutturazione di Mina Vagante. Per due anni non ci sono stati più weekend, ponti o vacanze: tutto il tempo libero lo passavamo in cantiere a levigare, nastrare, piallare, sostituire, montare attrezzature in barca per renderla di nuovo libera di navigare in sicurezza.

 

Nel 2014 riusciamo finalmente a mollare gli ormeggi e a fare le prime esperienze sulla nostra barca a vela: la prima traversata notturna da Fiumara (Roma) a Palmarola è stata un’esperienza che ricorderemo per sempre.

 

L’anno dopo il socio di Andrea vende la sua quota ad Alice e in estate ce ne andiamo in Sardegna: per attraversare il Tirreno ci abbiamo messo 28 ore, ma è stato un altro viaggio indimenticabile.

 

Mina Vagante ci ha regalato tantissime esperienze meravigliose, ma mantenere una barca non è certo a costo zero. Così, per ripagarci almeno in parte le spese di manutenzione, nel 2016 iniziamo ad imbarcare i primi ospiti.

 

E scopriamo che condividere la nostra passione per il mare, per la navigazione e per la Natura con altre persone ci piace tantissimo!

 

Gli ospiti erano estasiati dall’esperienza in barca a vela e noi eravamo super felici!

 

Così Andrea capisce che quella è la sua strada e a fine 2017 compriamo Mina Vagante 2: un Oceanis 411 Clipper molto più adatto per la crociera e con la quarta cabina… una meraviglia!

Mina Vagante 2, la nostra seconda barca, in navigazione davanti al porto di Nettuno
Mina Vagante 2 in navigazione davanti al porto di Nettuno

Ora che abbiamo la barca giusta, Andrea inizia ad investire sulla sua formazione e ad intraprendere un percorso professionale che lo porti ad avere tutti i titoli necessari per diventare comandante di imbarcazioni commerciali. Se ti interessa l’argomento, puoi approfondirlo nell’articolo dedicato al ruolo dello skipper a bordo.

 

E arriviamo così al 2019, quando nasce ufficialmente Mina Vagante Sail: un traguardo sognato, sudato, e del quale siamo ogni giorno più fieri!

 

Siamo una piccola realtà che cerca di trovare il suo spazio tra i grandi colossi del charter nautico, proponendo esperienze in barca a vela in relax e a contatto con la Natura. Amiamo trascorrere le notti in rada, all’ancora: per noi non c’è cosa più bella che svegliarsi la mattina e tuffarsi in acqua ancor prima di prendere il caffè.

 

E facciamo del nostro meglio per offrire esperienze più sostenibili possibile.

Cos’è per noi fondamentale per un’esperienza in barca a vela sostenibile

Foto di Mina Vagante 2 in navigazione verso Palmarola con le vele aperte
La barca a vela è di per sé una vacanza più sostenibile rispetto ad altre esperienze

Una volta nella newsletter di Gloria di Eco and Eco ho letto questa frase di Anne-Marie Bonneau, autrice di “The Zero-Waste Chef”:

 

“Non abbiamo bisogno di una manciata di persone che faccia zero rifiuti perfettamente. Abbiamo bisogno di milioni di persone che lo facciano imperfettamente”.

 

Ecco, parafrasando la Bonneau potremmo dire che il nostro approccio nei confronti della sostenibilità è questo:

“Non abbiamo bisogno di una manciata di persone che faccia esperienze perfettamente sostenibili.

Abbiamo bisogno di milioni di persone che le facciano imperfettamente”

Cosa vogliamo dire con questo? Che se è vero che non esistono esperienze al 100% sostenibili (il solo fatto che esistiamo ha delle conseguenze sull’ambiente che ci circonda), è anche vero che si possono adottare tanti accorgimenti per ridurre il nostro impatto sull’ambiente, anche in vacanza.

 

E che se questi accorgimenti venissero adottati da milioni di persone, avremo creato milioni di esperienze imperfettamente sostenibili. Che è già un buon risultato.

 

Rispetto ad altri tipi di vacanza, la barca a vela ha di per sé un impatto ridotto sull’ambiente: ci muoviamo, per quanto possibile, spinti dalla sola forza del vento, e anche quando dobbiamo accendere il motore perché il vento non c’è, consumiamo molto meno rispetto ad altri mezzi di trasporto; ricarichiamo le batterie con i pannelli solari e abbiamo installato delle batterie al litio, molto più efficienti di quelle classiche ad acido.

 

Ecco cos’altro facciamo per rendere ancora più sostenibile l’esperienza a bordo di Mina Vagante 2:

  • raccolta differenziata – a casa siamo tutti abituati a farla. Quindi perchè non portare questa buona abitudine anche in vacanza? Su Mina Vagante 2 differenziamo sempre i rifiuti e li smaltiamo negli appositi contenitori quando scendiamo a terra. In alcune isole è ormai obbligatorio fare la raccolta differenziata (era ora!);
  • prodotti bio & plastic free per l’igiene personale – quando ci si lava in barca è importante scegliere prodotti ecocompatibili, a base di ingredienti naturali, meglio se plastic free. Sì a shampoo e bagnoschiuma solidi, che occuperanno anche meno spazio nella valigia da portare in barca;
  • no usa e getta – lo sappiamo, le stoviglie usa e getta sono comode, e si potrebbe pensare che in fondo in vacanza possiamo anche concederci qualche sgarro. Ma pensa a questo piccolo sgarro moltiplicato per tutte le barche e tutti gli equipaggi che tutti gli anni visitano le nostre isole: sono un bel numero, non credi? Molto meglio usare stoviglie lavabili, come facciamo su Mina Vagante 2, magari insieme ad un detersivo a basso impatto ambientale. E se proprio non hai voglia di lavare i piatti a bordo, scegli almeno stoviglie compostabili;
  • buste riutilizzabili – quando andiamo a fare la spesa per la vacanza in barca (la cosiddetta “cambusa”) portiamo sempre con noi le buste riutilizzabili. Sono anche più comode e capienti rispetto a quelle usa e getta;
  • attenzione agli imballaggi in plastica – al supermercato siamo sempre attenti a scegliere prodotti che non abbiano imballaggi in plastica. Ad esempio preferiamo l’insalata fresca a quella in busta – che si mantiene anche di più – e prendiamo gli affettati al banco. Se sappiamo che non li consumeremo subito, chiediamo di metterli sottovuoto.

Questi sono alcuni semplici accorgimenti che non costano nulla e renderanno la tua esperienza in barca a vela un po’ più sostenibile.

 

Da quest’anno abbiamo deciso di fare anche un’altra azione concreta nei confronti dell’ambiente: per ogni persona che salirà a bordo di Mina Vagante 2, pianteremo un albero in Indonesia, sull’isola di Biak, in collaborazione con Tree-Nation.

 

L’iniziativa fa parte degli Eden Reforestation Projects e supporta gli abitanti locali nelle operazioni di riforestazione per sostenere la pesca e proteggere le coste dagli eventi climatici estremi, come lo tsunami del 1996 che ha colpito l’isola, distruggendo foreste di mangrovie, case e infrastrutture.

 

Un piccolo gesto per ricordare l’importanza di preservare il nostro pianeta.

 

Crediamo fermamente che le piccole azioni, se fatte da tante persone, possano contribuire a cambiare il mondo.

 

Vieni a visitare la foresta di Mina Vagante Sail.

Immagine della foresta di Mina Vagante Sail sul sito di Tree Nation
La foresta di Mina Vagante Sail sul sito di Tree Nation con gli alberi piantati per gli ospiti che stanno salendo a bordo

Le nostre prime esperienze in barca a vela

Foto di Alice e Andrea che remano su un tender durante la loro prima esperienza in barca a vela insieme
La nostra prima esperienza in barca a vela insieme

Dopo averti raccontato come è nata Mina Vagante Sail e cosa significa per noi offrire esperienze in barca a vela sostenibili, vogliamo dirti come abbiamo iniziato ad andare in barca, sperando che la nostra esperienza sia da stimolo per farti mollare finalmente gli ormeggi.

 

Come ti abbiamo già raccontato, Andrea va in barca a vela fin da piccolo. Ha iniziato a 4 anni sul Fly Junior di famiglia e non credo si ricordi della sua prima volta a bordo.

 

Però deve essergli piaciuta parecchio, visto che a 20 anni aveva già preso la patente nautica, iniziato a regatare sui cabinati e persino fatto un viaggio da Pomezia a Troia a bordo di un catamarano di 6 metri non cabinato!

 

Era un progetto della Lega Navale di Pomezia e se vuoi saperne di più puoi leggere tutta la storia della passione per il mare di Andrea, insieme ad altri dettagli di come siamo arrivati a creare Mina Vagante Sail.

  

Io, Alice, ho scoperto la barca a vela decisamente più tardi, grazie ad Andrea. Mi ricordo bene la mia prima esperienza in barca: era il 2011 e avevo 29 anni. Abbiamo preso un Bavaria in locazione per farci un week end tra l’Argentario e l’isola del Giglio insieme ad altre 3 coppie di amici.

Collage di foto della prima esperienza in barca a vela di Alice all’Argentario
La prima esperienza in barca a vela di Alice

I ragazzi andavano spesso in barca insieme e quella era l’occasione per portare anche le loro compagne e vedere come avrebbero reagito.

 

Io non sapevo proprio cosa aspettarmi: il mare, il campeggio e la vita all’aria aperta mi erano sempre piaciute, ma la barca era un’altra cosa. Avrei sofferto il mal di mare? Sarei riuscita a dormire? Mi sarei trovata bene con le altre persone in uno spazio così piccolo?

 

Erano tutte domande che mi facevo prima di partire e che forse ti stai facendo anche tu se non hai mai fatto un’esperienza in barca a vela.

 

Beh, vuoi sapere una cosa? È andata decisamente meglio di quanto mi aspettavo!

 

Appena messo piede in barca tutti i dubbi e le preoccupazioni sono spariti. Mi ricordo solo l’incredibile sensazione di libertà di navigare grazie alla sola forza del vento (appena usciti dal porto ci siamo fatti subito una bella bolina!). E che figata svegliarsi al mattino e tuffarsi in acqua ancora prima di prendere il caffè!

 

È stato bellissimo anche condividere l’esperienza con le altre persone, perché alla fine chi sceglie di fare una vacanza in barca sale già a bordo con l’animo predisposto per la condivisione. E gli spazi ristretti non sono mai stati un problema.

 

E per la cronaca, il mal di mare non l’ho mai sofferto e in barca ho dormito benissimo!

 

Mi è piaciuto così tanto che, come ti ho già raccontato, qualche anno dopo ho comprato la mia prima barca insieme ad Andrea.

Un'esperienza in barca a vela: alcuni consigli per te

Foto di un ragazzo e due ragazze a bordo di Mina Vagante 2, durante la loro esperienza in barca a vela
Luca, Cristina e Loredana a bordo di Mina Vagante 2, durante la loro esperienza in barca a vela

Prima di chiudere vogliamo darti alcuni consigli se stai pensando di fare la tua prima esperienza in barca a vela. Sono le cose che avremmo voluto sapere noi prima di mollare gli ormeggi e partire per quest’avventura, e quello che abbiamo imparato dai nostri ospiti alla loro prima esperienza in barca.

 

Il consiglio numero uno che possiamo darti è: buttati! Non aver paura del mal di mare, degli spazi ristretti e di non trovarti bene con i compagni di viaggio perché, fidati, tutte le preoccupazioni spariranno appena metterai piede a bordo.

 

Certo, per la tua esperienza in barca a vela ti consigliamo di scegliere sempre uno skipper preparato, che conosca bene i posti in cui naviga e che abbia i titoli e soprattutto le competenze per regalarti una vacanza in completa sicurezza e relax. A questo proposito, potresti leggere l’articolo sul ruolo dello skipper a bordo, in cui ti aiutiamo a capire come scegliere lo skipper perfetto per la tua prossima vacanza.

 

Una volta scelto lo skipper e la meta per la tua esperienza in barca (se non sai dove andare, in quest’altro articolo trovi alcuni consigli per scegliere la meta per la tua vacanza in barca a vela nel Mediterraneo) potrai pensare agli aspetti più pratici: cosa devo mettere in borsa? Cosa si cucinerà a bordo?

 

Per quanto riguarda la borsa, ricordati sempre quello che noi chiamiamo “primo teorema della vacanza in barca a vela”:

“anche se penserai di aver preso poche cose, ne userai comunque la metà”

Per un’esperienza in barca a vela in estate ti servono davvero poche cose: dei costumi, qualche maglietta, pantaloncini per stare comodo o comoda a bordo. Aggiungi una felpa per la sera e un giacchetto antivento e il più è fatto.

 

Scegli abbigliamento che ti faccia sentire a tuo agio: evita le scarpe con il tacco – molto meglio un paio di sandali o addirittura le infradito per scendere a terra – e lascia a casa il phon. Sole e vento asciugheranno i tuoi capelli meglio di qualsiasi apparecchio elettrico.

 

Se vuoi altri consigli su questo argomento, leggi l’articolo tutto dedicato a cosa mettere in borsa per la vacanza in barca a vela.

 

E se invece ti stai chiedendo cosa si mangia a bordo, sappi che in barca si può cucinare (quasi) come a casa: c’è un bel frigorifero, i fornelli e persino il forno.

 

Certo, in estate il forno lo accendiamo poco, e a pranzo mangiamo per lo più piatti freddi o rapidi da cucinare per goderci il più possibile il mare nelle ore più soleggiate, ma la sera c’è tutto il tempo per preparare un bel piatto caldo, come a casa.

 

Fare la spesa per una vacanza in barca, quindi, non è tanto diverso dal farla per casa. L’unica differenza è che in barca si dice “fare cambusa”. Nell’articolo su cosa mangiare in barca ti diamo un sacco di consigli per fare la cambusa perfetta per un’esperienza in barca a vela.

 

Chiudiamo con il tema che genera più preoccupazione in assoluto tra chi si appresta a fare la sua prima esperienza in barca a vela: il mal di mare! Quasi tutti, prima di salire a bordo, pensano di soffrirne: lo pensavo anche io, Alice, quando ho fatto la mia prima vacanza in barca. 

 

Ma hey, abbiamo due buone notizie per te:

  1. non tutti soffrono il mal di mare. Io, ad esempio, non l’ho mai sofferto, anche se, a differenza di Andrea, ho scoperto la barca a vela in età “adulta”;
  2. il mal di mare si può gestire. È importante seguire alcune semplici regole prima di imbarcarsi ed evitare determinate situazioni nelle prime ore di navigazione. Nell’articolo sui 10 (+1) rimedi naturali per il mal di mare ti diamo alcune dritte per far girare al largo il malessere.

A questo punto ti abbiamo raccontato davvero tutto. Se hai letto l’articolo fino a qui siamo certi che non vedi l’ora di mollare gli ormeggi e fare finalmente la tua esperienza in barca a vela!

 

Se vuoi partire con noi clicca sul pulsante qui sotto e richiedi un preventivo per il periodo che preferisci.

Non vediamo l’ora di averti a bordo!

Ciao, siamo Alice e Andrea e ti accoglieremo a bordo di Mina Vagante 2. Navighiamo da +15 anni e ti porteremo alla scoperta delle Isole Pontine, un angolo di Paradiso a largo della costa laziale.

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